MODULO:FUNZIONI, SERVIZI E RIQUALIFICAZIONI DEGLI ECOSISTEMI
cod. 1009369

Anno accademico 2024/25
2° anno di corso - Secondo semestre
Docente
Rossano BOLPAGNI
Settore scientifico disciplinare
Ecologia (BIO/07)
Ambito
Attività formative affini o integrative
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
48 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Modulo dell'insegnamento integrato: CAPITALE NATURALE E SERVIZI ECOSISTEMICI

Obiettivi formativi

Il modulo è offerto a studenti del 2^ anno della Laurea Magistrale che sono in grado di affrontare in modo maturo e responsabile la valutazione e la gestione ambientale di problemi complessi che hanno implicazioni rilevanti per la società umana e per le attività antropiche. Sono proposti due obiettivi formativi principali.
1-verificare alla scala locale/regionale la rilevanza di alcuni dei servizi ecosistemici presentati nella prima parte del modulo (connessi alla biodiversità);.
2-analizzare gli orientamenti generali della restoration ecology finalizzati al ripristino degli ecosistemi (degradati).
Entrambi gli obiettivi sono finalizzati all'applicazione delle conoscenze acquisite in un contesto professionale, nell'ambito del quale sia richiesta la capacità di identificare e analizzare i problemi, sapendo proporre possibili soluzioni. Contestualmente, con attività didattiche dedicate, lo studente sviluppa la capacità di comunicazione, giudizio critico e autoapprendimento.

Prerequisiti

Conoscenze di base acquisite nella laurea triennale

Contenuti dell'insegnamento

In questa parte del modulo sono presentati i concetti fondamentali e i metodi della restoration ecology come modalità di gestione del disturbo antropico, delle risposte dell’ecosistema e della riparazione dei danni. Questa parte del corso è organizzata per casi di studio trattati in collaborazione con specialisti, enti e aziende del settore. L'obiettivo fondamentale è identificare un ambito ecosistemico target su cui svolgere approfondimenti relativi alla biodiversità (stato di conservazione) per derivarne indicazioni gestionali.

Programma esteso

LEZIONI FRONTALI. GESTIRE, RIPARARE E RICOSTRUIRE GLI ECOSISTEMI PER MANTENERE E MIGLIORARE I SERVIZI CHE OFFRONO
Considerazioni di carattere generale e prospettive di sviluppo della restoration ecology.
Ambiguità e limiti della restoration ecology, ovvero le 4R: reclamation, rehabilitation, recovery, restoration. Condizioni di riferimento. Approccio ecologico analitico e integrativo. Gestione adattativa degli interventi. Evoluzione dell'ecosistema e scale temporali degli interventi e della gestione: perturbazioni, resilienza e regime shift. Iniziative a livello internazionale: United Nation decade on ecological restoration (2021-2030); strategia europea per la biodiversità 2030.

CASI DI STUDIO. Lo studio della riparazione e della ricostruzione degli ecosistemi è proposto attraverso alcuni casi di studio riferibili all’esperienza di ricerca e a collaborazioni del docente e a progetti e applicazioni che sono stati avviati nel bacino del fiume Po. Il focus principale sarà sulla biodiversità nel Comune di Parma: valutazione e strategie di recupero – mediante anche lo strumento dei bioblitz e di azioni di Citizen science.

Altri casi studio di interesse saranno:
CASO 1. Riqualificazione dei canali di bonifica: metodi, obiettivi e primi risultati. In collaborazione con alcuni Consorzio di Bonifica del distretto padano.
CASO 2. I servizi ecosistemici nei centri urbani: Picasso Food Forest (via Picasso, Parma) e Campus Garden (Campus Scienze e tecnologie).. In collaborazione con Fruttorti di Parma.
CASO 3. Le riserve MaB UNESCO come strumento per raggiungere lo sviluppo sostenibile. La riserva MaB UNESCO “Po grande”. Questa attività è svolta con il supporto dell’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po.
CASO 4. Il progetto di rinaturazione del fiume Po nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questa attività è svolta con il supporto dell’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po.

Bibliografia

Testo adottato: Galassi, Ferrari, Viaroli, 2014. Introduzione all'Ecologia Applicata. Dalla teoria alla pratica della sostenibilità. CittàStudi Edizioni, Milano.
All'inizio del corso il docente fornisce un elenco di testi e pagine web consultabili con accesso libero e/o disponibili nelle biblioteche dell’Ateneo.
Sono inoltre rese disponibili in Elly le diapositive delle lezioni e dispense relative a concetti e contenuti fondamentali.

Metodi didattici

L'organizzazione dell'attività didattica prevede tre modalità con diversi livelli di partecipazione degli studenti.
attività 1: introduzione e presentazione del caso di studio da parte del docente (focus biodiversità e comune di Parma);
attività 2: escursioni didattiche legate al caso di studio con il supporto di tecnici/esperti del settore;
attività 3: lavoro individuale e/o di gruppo finalizzato all'approfondimento di una delle tematiche/criticità ambientali/ecosistemiche caratteristiche dell'area di studio. Il lavoro sarà poi presentato oralmente in un workshop dedicato, che potrebbe includere eventi di divulgazione sotto forma di azioni di bioblitz-citizen science.

Modalità verifica apprendimento

Si assume che alla fine del corso lo studente abbia acquisito conoscenze e competenze che gli consentono di analizzare, in modo critico, i benefici prodotti dagli ecosistemi. Si ritiene inoltre che possa essere in grado di distinguere tra processi naturali e processi alterati, sappia identificare le cause delle alterazioni e individuare le componenti critiche, e sia capace di proporre soluzioni. L'esame finale è comune alle due parti del modulo. La preparazione è valutata con un esame/evento finale (anche di tipo disseminativo) nel quale gli studenti presentano e discutono un argomento a programma. L'esame deve trattare in modo specifico la valutazione e la valorizzazione dei servizi ecosistemici e gli strumenti ecologici per la cura e la riqualificazione degli ecosistemi e della biodiversità. Il voto di questa prova è attribuito per il 50% al contenuto (capacità di applicare la conoscenza e possesso di competenze tecniche), e per il 50% alla discussione (capacità di comunicazione e autonomia di giudizio). Il voto finale è compreso tra 0 e 30. L’esame superato con 18/30. Esami eccellenti saranno valutati con la lode.
La partecipazione attiva ai workshop e il lavoro scritto sono valutati fino ad un massimo di 3 punti che si aggiungono al voto dell’esame finale.

Altre informazioni

Questo modulo è diviso in due parti: lezioni frontali (4 cfu, 32 ore) e esercitazioni/escursioni didattiche (2 cfu, 40 ore).
Il modulo è Modulo è integrato con il Modulo "Qualità, funzionalità ed uso sostenibile dei suoli" (Prof.ssa Cristina Menta).

Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

Nel corso sono ampiamente trattati e discussi la rilevanza degli ecosistemi e della biodiversità per i benefici (servizi) che forniscono alla società umana. Questi temi sono chiaramente riconducibili agli obiettivi 14 e 15 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Rilevante è anche l'obiettivo 12 che riguarda l'uso responsabile, sostenibile e solidale delle risorse fornite dagli ecosistemi.