Obiettivi formativi
Il corso intende offrire gli strumenti necessari per poter cogliere gli elementi di continuità, di cesura e di cambiamento nei processi politico-istituzionali legati al mondo della diplomazia e della politica internazionale, con il fine di comprendere criticamente le realizzazioni storiche dei modelli di sicurezza collettiva e di cooperazione internazionale, viste anche nel dinamico equilibrio tra l’istituzione universale di riferimento e la politica di potenza degli Stati.
Alla fine del corso, le conoscenze acquisite non solo supporteranno una lettura più consapevole delle prassi diplomatiche in base alle quali gli Stati proiettano nella politica internazionale le proprie visioni di politica estera; ma faciliteranno altresì un’oggettiva e spassionata interpretazione delle relazioni interstatali e dell’odierna comunità mondiale, anche alla luce della tradizione culturale e del patrimonio morale costitutivi dell’identità europea.
Prerequisiti
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Contenuti dell'insegnamento
Nella prima parte del corso verrà presa in esame l’evoluzione storica dell’arte della diplomazia: dalle sue origini antiche e medievali alla nascita della moderna diplomazia permanente e alle sue fasi di sviluppo nell’età contemporanea. Particolare attenzione si presterà alle fonti e alla corrispondenza diplomatiche, nonché alla diplomazia pontificia come esempio più vetusto di diplomazia di un soggetto internazionale non statuale. La seconda parte del corso affronterà temi di politica internazionale legati al lungo e articolato fenomeno della decolonizzazione nel corso del Novecento: dai mandati della Società delle Nazioni all’indomani della Prima Guerra mondiale ai molteplici processi d’indipendenza dei popoli dell’Asia, dell’Africa, dell’America.
Programma esteso
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Bibliografia
La bibliografia per la preparazione dell’esame comprende i seguenti due volumi:
1) M. de Leonardis, Storia dei trattati e politica internazionale. Fonti, metodologia, nascita ed evoluzione della diplomazia permanente, Educatt, Milano 2021.
2) Duce, Storia della politica internazionale (1945-2013). Il tramonto degli imperi coloniali, Edizioni Studium, Roma 2013 (da pag. 82 in poi).
Coloro i quali avessero già sostenuto l’esame di Storia delle relazioni internazionali sulla base del testo di cui al punto 2, sono tenuti a sostituirlo con il seguente volume:
A. Duce, Storia della politica internazionale (1957-2017). Dalle conquiste spaziali al centenario della Rivoluzione d’ottobre, Edizioni Studium, Roma 2019 (le seguenti pagine: 23-188, 258-323, 333-432, 449-578, 600-610).
Gli studenti di anni accademici precedenti che non avessero ancora sostenuto l’esame sono tenuti a presentare il programma relativo all’anno in cui hanno maturato la frequenza, oppure quello relativo all’anno di effettiva frequenza al corso, oppure quello relativo all'ultimo anno accademico concluso.
Metodi didattici
Lezioni frontali integrate da presentazioni con diapositive. Esame di documenti diplomatici, uso di mappe storiche, incontri seminariali con esperti e studiosi.
Modalità verifica apprendimento
In considerazione della natura di corso avanzato di Storia delle relazioni internazionali e in linea con gli obiettivi formativi espressi, l’esame consiste in un colloquio orale teso ad accertare, attraverso due o tre domande, non solo la conoscenza e la comprensione nei temi del programma del corso, ma anche la capacità di applicare gli strumenti metodologici acquisiti e di saper collegare sinotticamente gli avvenimenti storici. Concorrono alla definizione del voto finale, espresso in trentesimi, la capacità sia di sintesi sia di analisi in relazione ad un tema o un problema storico posto al candidato, il grado di precisione concernente almeno i dati storici fondamentali, l’accuratezza espositiva e la proprietà di lessico della disciplina.
Altre informazioni
Si raccomanda vivamente la consultazione di un atlante storico.
Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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