ANTROPOLOGIA DELLE POLITICHE E DELLE PRATICHE DI WELFARE
cod. 1011704

Anno accademico 2024/25
1° anno di corso - Primo semestre
Docente
Sabrina TOSI CAMBINI
Settore scientifico disciplinare
Discipline demoetnoantropologiche (M-DEA/01)
Ambito
Attività formative affini o integrative
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Sviluppare capacità di osservazione delle modalità di costruzione sociale e culturale dei fenomeni; capacità di approccio attraverso il relativismo culturale; capacità comparative riguardo a società e culture; capacità di applicare le conoscenze acquisite ai contesti di vita e di lavoro di mediazione socio-culturale; saper applicare nei contesti quotidiani e professionali le conoscenze critiche apprese in antropologia.

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

Saranno affrontati temi e concetti classici dell'antropologia culturale, connettendoli con fenomeni e dibattiti attuali (migrazioni, dinamiche interculturali e conflitto sociale, governo della città). Gli approfondimenti daranno la possibilità agli studenti di apprendere a "usare" l'antropologia per capire i contesti in cui vivono, agiscono e lavoreranno.

Programma esteso

Introduzione dei concetti base dell'antropologia culturale. Saranno messe in evidenza le specificità della disciplina 'interculturale per eccellenza', in quanto fondata sulla comunicazione approfondita e l'interazione tra persone di culture diverse. Sarà dato particolare spazio alle specificità metodologiche ed epistemologiche che fondano l’A., al “decentramento dello sguardo” che produce una prospettiva critica.
Saranno mostrate le potenzialità inclusive del metodo di ricerca etnografico - la cosiddetta 'osservazione partecipante' - come conoscenza pratica e attuazione di interazioni sociali transculturali, adottabili, nella pratica della mediazione sociale e culturale, oltre che nella vita quotidiana.
Illustrazione dell'alto potenziale dell'antropologia nella decostruzione di pregiudizi, stereotipi, categorizzazioni rigide o errate, limitanti, discriminanti o violente.
Saranno forniti spunti per l'elaborazione di strumenti produttori e ri-produttori di relazioni eque, non discriminanti, e approfonditi i collegamenti tra i concetti antropologici di 'cultura/culture', 'costruzione socio-culturale', 'osservazione partecipante', 'auto-osservazione', 'educazione sociale', ecc. La riflessione su saperi e pratiche non solo 'occidentali' sarà sia elemento di conoscenza, sia strumento di decostruzione di etnocentrismi, marginalizzazioni, esclusioni.
La costruzione e il trattamento iniquo delle molte 'diversità' socioculturali sarà esaminata attraverso l'approccio critico e il contributo che è possibile dare attraverso gli “strumenti” antropologici, attraverso lo studio di casi etnografici di ambienti transculturali della società contemporanea, anche in un’ottica di gestione del conflitto.

Bibliografia

1. Manuale: Riccio B., Tarabusi, F., 2024, Antropologia ed etnografia per i servizi socio-educativi, ed. Junior, Reggio Emilia.
2. Saggi, articoli e materiali forniti dalla docente sulla piattaforma Elly
3. Un testo a scelta fra i seguenti:
- Benadusi, M., 2012, Il segreto di Cybernella. Governance dell'accoglienza e pratiche locali di integrazione educativa, Leonforte, Euno.
- Giuffrè M. (a cura di), Uguali, diversi, normali. Stereotipi, rappresentazioni e contro narrative del mondo rom in Italia, Spagna e Romania, Castelvecchi, 2014.
- Guerzoni, G., Riccio, B. (a cura di) Giovani in cerca di cittadinanza. I figli dell'immigrazione tra scuola e associazionismo, Rimini: Guaraldi, 2009.
- Milani M., Tosi Cambini S., ConcertAzioni. Per una trasformazione interdipendente e cooperativa dei contesti educativi, Edipress; Firenze, 2021.
- Pazzagli, I., Tarabusi, F. Un doppio sguardo. Etnografia delle interazioni tra servizi e adolescenti di origine straniera, Rimini: Guaraldi, 2009.
- Porcellana, V., Antropologia del welfare. La cultura dei diritti sociali in Italia, Licosia, Ogliastro Cilento, 2022.
- Riccio, B., Tarabusi, F. (a cura di) Dilemmi, mediazioni e pratiche nel lavoro dell'accoglienza rivolta a rifugiati e richiedenti asilo, numero monografico di Educazione Interculturale, 16, 1, 2018. Risorsa disponibile sul web: https://rivistedigitali.erickson.it/educazione-interculturale/archivio/vol-16-n-1/
- Rimoldi L., Pozzi G. (a cura di), Pensare un’antropologia del welfare, Meltemi, Milano, 2022.
- Sarcinelli, A.S., Des gamins roms hors-de-l’enfance. Entre protection et exclusion, Editions des archives contemporaines, Paris, 2021. Risorsa disponibile sul web: https://eac.ac/books/9782813003881
- Rimoldi L., Pozzi G. (a cura di), Pensare un’antropologia del welfare, Meltemi, Milano, 2022.
- Tosi Cambini, S. Altri confini. Storia, mobilità e migrazioni di una rete di famiglie Rudari tra la Romania e l'Italia, Milano: Mimesis, 2021
- Vietti, F. Il paese delle badanti, Milano, Meltemi, 2019.
- Vietti, F. Il paese delle badanti, Milano, Meltemi, 2019.

Metodi didattici

Il corso consisterà in lezioni frontali, approfondimenti tramite materiali visivi, testi e slide forniti dalla docente tramite la piattaforma Elly. Gli studenti saranno coinvolti anche in esercitazioni in vista della preparazione di un loro progetto in ambito educativo.

Modalità verifica apprendimento

Esame orale. E’ possibile per gli studenti/studentesse frequentanti anche l’elaborazione di un progetto in ambito educativo.
La parte orale seguirà la seguente valutazione: lo studente risponderà correttamente alle domande utilizzando un linguaggio appropriato, abilità comunicative, e mostrando un’ottima capacità di applicazione, di fare connessioni, di autonomia di giudizio e di rielaborazione critica dei concetti (da 28 a 30 e lode); lo studente risponderà correttamente alle domande utilizzando un linguaggio appropriato, abilità comunicative, e mostrando una buona capacità di applicazione, una sufficiente autonomia di giudizio e di rielaborazione critica dei concetti (da 25 a 27); lo studente risponderà correttamente alle domande utilizzando un linguaggio sufficientemente appropriato (da 21 a 24); lo studente risponderà correttamente almeno ad una parte delle domande essenziali utilizzando un linguaggio sufficientemente appropriato (da 18 a 20).

Altre informazioni

Disponibilità a far sostenere gli esami anche con l’ausilio di una lingua straniera per la prova scritta e orale: inglese o francese

Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

4. Istruzione di qualità
10. Ridurre le disuguaglianze