Obiettivi formativi
Il corso si propone l’obiettivo di analizzare i processi formativi contemporanei a partire da un approccio di tipo sociologico. Al termine del corso ci si attende che lo studente sia in grado di:
-conoscere e comprendere i principali concetti e filoni di ricerca della sociologia dei processi formativi, con speciale riferimento agli autori contemporanei della disciplina;
-applicare i concetti e le ricerche studiate ad un’analisi critica del ruolo dei mondi formativi nella riproduzione delle disuguaglianze sociali, con speciale attenzione alle politiche neoliberali;
-saper analizzare e interpretare con autonomia di giudizio la natura politica e non neutrale dell’educazione formale nella costruzione delle traiettorie scolastiche e sociali;
-saper comunicare ed esplicitare nell’analisi sociologica dei mondi formativi il campo di conflittualità che li caratterizza, specialmente in relazione alla dimensione neoliberale contemporanea;
saper applicare ai contesti professionali di riferimento le conoscenze e le modalità interpretative apprese nel corso, mettendole a servizio del proprio agire professionale in diversi possibili campi di intervento.
Prerequisiti
Il corso non prevede prerequisiti tassativi, tuttavia si è facilitati se sono stati seguiti in precedenza corsi di area sociologica e, in particolare, corsi di Sociologia dell'Educazione
Contenuti dell'insegnamento
Il corso presenta un’introduzione all’analisi dei mondi educativi e formativi da un approccio di tipo sociologico, a partire da una prospettiva post-bourdesiana. Il programma privilegia lo studio della scolarizzazione delle subculture giovanili di classe popolare, anche in ottica di genere, così come l’analisi dei processi neoliberali in atto a scuola e all’università. Nell’ultima parte del corso si propone la prospettiva teorica dei “border studies” per lo studio dei contesti formativi, analizzando le frontiere sociali che li caratterizzano e le modalità con cui si strutturano.
Programma esteso
Il corso propone una prima parte relativa all’analisi dei principali filoni di ricerca e approcci teorici della sociologia dei processi educativi e formativi da una prospettiva post-bourdesiana, legata in particolare alla tradizione di ricerca qualitativa ed etnografica recente, a partire da approcci come quello dei Cultural Studies (Paul Willis) e quello interazionista (Peter Woods). Vengono presentati diversi studi sociologici contemporanei sulle subculture giovanili di classe popolare nei contesti educativi, sui processi di stigmatizzazione e razzializzazione, anche dal punto di vista del genere. Parimenti, vengono analizzati i processi neoliberali in atto a scuola e all’università, approfondendo la dimensione del precariato accademico e cognitivo, oltre che la ristrutturazione di fenomeni contemporanei cruciali come i processi migratori. A partire dall’analisi delle frontiere sociali che prendono forma nei mondi educativi e formativi, un ultimo focus del corso presenta la prospettiva concettuale dei “border studies”, in una linea di ricerca che propone la frontiera come “metodo” e riflette sui confini e sui processi di “inclusione differenziale” nei mondi educativi, così come sulle rappresentazioni e gli immaginari che si sono generati attorno alle migrazioni undocumented nell’Europa contemporanea.
Attraverso la possibilità di libera scelta di due saggi da un’ampia lista e di un libro su diverse possibili proposte, le studentesse/gli studenti possono orientare una preferenza sul focus del corso più incline ai propri interessi da poter approfondire per l’esame.
Bibliografia
Tre saggi obbligatori:
Willis P. (1997) Il significato di classe della controcultura scolastica. In: Morgagni E. e Russo A. (a cura di) L’educazione in sociologia. Testi scelti. Clueb: Bologna, pp. 293-319.
Woods P. (1997) Gli interessi e le strategie degli allievi. In: Morgagni E. e Russo A. (a cura di) L’educazione in sociologia. Testi scelti. Clueb: Bologna, pp. 259-291.
Antonelli F. (2018) Mena e le altre. Ritratto di ragazze di classe popolare fra esclusione scolastica e sociale. Etnografia e Ricerca Qualitativa, 2: 319-339.
Due saggi a scelta dalle liste di saggi presenti in Elly (NB: Nel documento sulla piattaforma le indicazioni per effettuare la scelta)
Un libro a scelta tra i due seguenti:
Caroselli A. (2022) Palestre di precarietà. Una etnografia delle pratiche conflittuali nella formazione tecnica e professionale. Verona: Ombre Corte.
Filippi D. (2024) Vita Curriculi. Università neoliberale, meritocrazia e la rincorsa al CV. Torino: Rosenberg & Sellier.
Oppure un libro a scelta tra i due seguenti:
Giliberti L., Queirolo Palmas L. (2024) Boza! Diari dalla frontiera. Milano: Elèuthera.
Giliberti L. (2020) Abitare la frontiera. Lotte neorurali e solidarietà ai migranti sul confine franco-italiano. Ombre Corte: Verona.
(NB. Un solo libro in totale a scelta sulle due liste)
I programmi sono gli stessi per studenti frequentanti e non frequentanti.
Metodi didattici
Il corso predilige un approccio centrato sulla partecipazione e la co-produzione del sapere, prevedendo l’uso e l’integrazione di diversi metodi didattici: lezioni frontali; lezioni dialettiche e interattive basate su momenti di discussione; visione di documentari legati alle tematiche in questione e dibattito; incontri seminariali con esperti e membri di associazioni.
Modalità verifica apprendimento
L’esame si sostiene tramite un colloquio orale, in cui le studentesse e gli studenti potranno dimostrare di aver acquisito i principali concetti e teorie della disciplina, di sapere analizzare e argomentare le prospettive e i risultati delle ricerche a scelta, di avere maturato la capacità di ragionare criticamente sui temi studiati. Saranno oggetto d’esame i testi in programma e i materiali presentati durante il corso (slides, documentari, ecc.).
La valutazione della prova d’esame avviene secondo i seguenti indicatori: conoscenza e comprensione dei contenuti del programma; capacità critiche di analisi, di rielaborazione dei contenuti e di argomentazione delle tematiche studiate; capacità di applicare concetti e teorie della disciplina alle ricerche analizzate e alla propria esperienza; capacità di esporre in modo chiaro e con un linguaggio adeguato.
Il voto si conferisce secondo la modalità seguente:
– l’insufficienza è determinata dalla mancanza di una conoscenza dei contenuti minimi dell’insegnamento, nonché dall’assenza delle altre capacità esplicitate dagli indicatori di valutazione;
– i voti 18-22/30 corrispondono a una preparazione appena sufficiente/sufficiente;
– i voti 23-26/30 corrispondono a una preparazione più che sufficiente;
– i voti 27-29/30 corrispondono a una preparazione buona/molto buona;
– i voti 30/30 e 30/30 e lode corrispondono rispettivamente a una preparazione ottima ed eccellente.
Altre informazioni
Tutti i materiali del corso, compresi i saggi in pdf (sia quelli obbligatori che quelli a scelta) e la lista dei saggi a scelta, si trovano sulla Piattaforma Elly.
Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Obiettivo 4: Istruzione di qualità; Obiettivo 10: Ridurre le disuguaglianze