Obiettivi formativi
Lo studente deve essere in grado di acquisire le conoscenze e sviluppare le abilità relative alle procedure clinico-assistenziali previste nell'esperienza di tirocinio clinico del 3° anno di corso. deve, inoltre acquisire la capacità di operare all'interno di un'equipe multidisciplinare finalizzata a risolvere i problemi di salute del paziente attraverso l'applicazione e l'utilizzo del ragionamento clinico e del pensiero critico.
Lo studente deve conoscere i vari stili comunicativi e le tecniche assertive che permettono di gestire problematiche complesse o situazioni conflittuali che possono nascere nelle relazioni interpersonali.
Obiettivo del laboratorio è inoltre quello di riconoscere le situazioni di conflitto nel contesto lavorativo e di “leggere” il conflitto come opportunità di crescita personale e relazionale. Durante il laboratorio si impareranno a conoscere i diversi tipo di conflitto, prendere consapevolezza dei vissuti che caratterizzano il conflitto e si implementeranno abilità comunicative e relazionali efficaci.
Contenuti dell'insegnamento
Legislazione emergenza territoriale
Sistema 118 Regione Emilia Romagna
BLS
Gestione del politraumatizzato
Approccio al paziente in terapia intensiva
Intubazione e ventilazione
Monitoraggio emodinamico invasivo
Gestione e mantenimento pervietà delle vie aeree
• I tre stili comunicativi: passivo, aggressivo e assertivo.
• Abilità non verbali.
• Abilità verbali (di conversazione e protettive).
• Esprimere sentimenti: -positivi (fare e ricevere complimenti) –negativi (fare e ricevere una critica)
• Autostima
Programma esteso
- La legislazione dell'emergenza territoriale; sistema 118 regione Emilia Romagna: mezzi e figure coinvolte, modalità di chiamata
- Concetti di emergenza/urgenza
- Corso BLS-D: teoria e pratica
- Intubazione endo-tracheale e relativa gestione del paziente portatore di protesi ventilatoria. Responsabilità infermieristica nella prevenzione e gestione delle complicanze
- Gestione del paziente portatore di tracheotomia e protesi ventilatoria. Responsabilità infermieristica nella prevenzione e gestione delle complicanze
- Tracheo-broncoaspirazione. Responsabilità infermieristica nella prevenzione e gestione delle complicanze
- Ventilazione meccanica invasiva e non invasiva. Responsabilità infermieristica relativa alla gestione del paziente ventilato artificialmente. Prevenzione e gestione delle complicanze
- Incannulamento arterioso, monitoraggio cruento della pressione. Gestione del catetere e prevenzione delle complicanze
- Il monitoraggio emodinamico
- Le infezioni ICA
- Gestione delle vie aeree
- Pianificazione assistenziale del paziente politraumatizzato
- L'assistenza infermieristica in regime libero professionale
- L'assistenza infermieristica in carcere e la medicina penitenziaria
- Incontro di preparazione alla simulazione presso l'ASCO (Area Simulazione Clinico Organizzativa)
- Laboratorio ecografia
- Incontri finalizzati alla pianificazione assistenziale e al ragionamento clinico su casi studio.
• I tre stili comunicativi: passivo, aggressivo e assertivo.
• Abilità non verbali (contatto oculare, mimica facciale, gestualità, postura, distanza e orientamento, tono e volume della voce, contatto corporeo,timing...)
• Abilità verbali di conversazione: domande aperte e chiuse, libera informazione, autoapertura; ablilità verbali protettive: annebbiamento, disco rotto, inchiesta negativa, asserzione negativa, disarmo dell'aggressività discriminazione selettiva, compromesso realizzabile.
• Esprimere sentimenti: -positivi (fare e ricevere complimenti) –negativi (fare e ricevere una critica)
• Autostima (definizione e tecniche per aumentarla)
Il termine “conflitto” viene spesso considerato nella sua accezione negativa, come area relazionale da evitare. Un atteggiamento evitante e non assertivo, la mancata comprensione dei significati profondi, lo scatenamento incontrollato del potenziale distruttivo, il carico insopportabile delle sofferenze psico-fisiche sono solo alcune delle conseguenze del conflitto non riconosciuto o non gestito. Il conflitto è parte naturale, strutturale e, per certi aspetti, vitale delle nostre interazioni sociali: chiunque e a qualunque livello nelle organizzazioni sanitarie può essere coinvolto in un conflitto. Quando il conflitto è riconosciuto, compreso e, con metodo, adeguatamente indirizzato e gestito, può diventare un fattore di crescita, conoscenza, comprensione e sviluppo a livello sia delle persone sia delle organizzazioni. La complessità dell’area conflitti in sanità e non solo rende necessario un approccio sistemico con interventi formativi specifici che coinvolgano i sanitari, i manager e le professionalità amministrative, e con interventi organizzativi strutturati e spazi di riflessione congiunta. Il corso offre una panoramica introduttiva al tema della gestione dei conflitti in sanità e presenta alcuni modelli pratici potenzialmente applicabili nel quotidiano.
Inquadramento generale del conflitto nelle organizzazioni e nei sistemi
Principali tipologie e cause dei conflitti in ambito sanitario e non:
Conflitti intra-professionali e interprofessionali
Conflitti intra-dipartimentali, interdipartimentali e interaziendali
Conflitti interpersonali
Conflitti intrapersonali
Conflitto intragruppo e intergruppo
Storia e analisi del conflitto
Metodi di risoluzione del conflitto
Esercitazioni in piccoli gruppi e simulazioni
Bibliografia
• Training di competenza sociale. Doc. Nr. 5681 - versione 1 del 14/10/2015 a cura di Tiziana Bolis.
Manuale gestione gruppi di competenza sociale. AUSL di Ferrara, U.O. C.S.M. in collaborazione con Università di Ferrara.
• Mi vado bene? Autostima e assertività. Michele Giannantonio.
• Migliora la tua autostima. I segreti per stare bene con sé e con gli altri. Maria Cristina Strocchi.
-La gestione dei conflitti in ambito sanitario. A. Valdambrini. Pensiero Scientifico Editore.
-Mediare i conflitti in sanità L’approccio dell’Emilia-Romagna
Metodi didattici
Lezioni frontali con l'utilizzo di supporti audiovisivi, simulazioni in aula, role playng
Modalità verifica apprendimento
Esame scritto attraverso quiz a risposta multipla, esame orale ed esame clinico oggettivo strutturato (OSCE)