Obiettivi formativi
Il corso si propone l’obiettivo di introdurre gli studenti all’analisi dei processi scolastici e dei mondi educativi a partire da un approccio di tipo sociologico. Al termine del corso ci si attende che lo studente sia in grado di:
-conoscere e comprendere i principali concetti e filoni di ricerca della sociologia dell’educazione, con speciale riferimento agli autori classici della disciplina;
-applicare i concetti e le ricerche studiate ad un’analisi critica del ruolo dei mondi educativi nella riproduzione delle disuguaglianze sociali;
-saper analizzare e interpretare con autonomia di giudizio la natura politica e non neutrale dell’educazione formale nella costruzione delle traiettorie scolastiche e sociali;
-saper comunicare ed esplicitare nell’analisi sociologica dei mondi educativi il campo di conflittualità tra gruppi appartenenti a diverse classi sociali e portatori di interessi, valori e obiettivi diversi;
-saper applicare ai contesti professionali di riferimento le conoscenze e le modalità interpretative apprese nel corso, mettendole a servizio del proprio agire professionale in diversi possibili campi di intervento.
Prerequisiti
Il corso non prevede prerequisiti
Contenuti dell'insegnamento
Il corso è un’introduzione alla Sociologia dell’educazione e presenta i principali concetti, teorie e filoni di ricerca della disciplina. Vengono trattati in primo piano testi di autori classici, come Émile Durkheim, Max Weber e Pierre Bourdieu, così come vengono presentate ricerche recenti su percorsi e pratiche scolastiche, nell’analisi della relazione ambivalente tra merito ed equità sociale e degli effetti dell’istruzione nei processi di selezione, assimilazione e ratificazione dello status sociale.
Programma esteso
Il corso analizza in primis i principali concetti, teorie e filoni di ricerca della Sociologia dell’educazione, soffermandosi sulla sua definizione e funzione (Durkheim), legate alla teoria funzionalista, e approfondendo poi in particolare il ruolo del potere nell’educazione formale (Weber), le teorie del conflitto e della riproduzione sociale. In questo senso, il programma presenta concetti chiave della sociologia di Pierre Bourdieu nell’analisi dei mondi educativi, come le nozioni di “capitale culturale”, “capitale sociale”, “habitus”, o “violenza simbolica”, anche in relazione a una dimensione analitica biografica e performativa. Il corso analizza il rapporto tra scuola e contesto sociale in cui opera ed esplora la relazione scuola-famiglie, oltre che le pratiche scolastiche di orientamento; viene infatti analizzato il tema della transizione educativa, verso le scuole secondarie di secondo grado e verso l’università. In questa ultima linea, viene approfondito il concetto di “first-generation students” (i primi nella propria famiglia a frequentare l’università), una categoria ancora poco usata nel contesto italiano ed europeo, che attraversa diverse dimensioni della realtà sociale e universitaria (classe sociale, origine migratoria, percorso educativo, risorse educative del contesto familiare) e che si presta bene a esaminarne gli intrecci. Vengono inoltre presentate alcune ricerche recenti inerenti i processi di scolarizzazione subalterna delle classi popolari, così come i processi di inclusione/esclusione degli studenti e delle studentesse di origine migrante nelle scuole multietniche. La costruzione dello stigma verso una certa tipologia di studenti e studentesse viene analizzata nel corso attraverso le lenti dell’intersezionalità, in cui categorie come razza, classe e genere devono necessariamente essere mobilitate al contempo e analizzate in modo incrociato.
Bibliografia
Tre saggi obbligatori:
Durkheim E. (1997) L’educazione, la sua natura, la sua funzione. In: Morgagni E. e Russo A. (a cura di) L’educazione in sociologia. Testi scelti. Bologna, Clueb: 3-23.
Weber M. (1997) Tipi di potere e tipi di educazione. In: Morgagni E. e Russo A. (a cura di) L’educazione in sociologia. Testi scelti. Bologna, Clueb: 47-55.
Bourdieu P. (1997) Le disuguaglianze di fronte alla scuola e alla cultura. In: Morgagni E. e Russo A. (a cura di) L’educazione in sociologia. Testi scelti. Bologna, Clueb: 107- 123.
Un saggio a scelta da una lista di saggi indicata a inizio corso e caricata su Elly
Un libro a scelta tra i due seguenti:
Romito M. (2016) Una scuola di classe. Orientamento e disuguaglianza nelle transizioni scolastiche. Milano: Guerini e Associati.
Romito M. (2021) First-Generation Students. Essere i primi in famiglia a frequentare l'università. Roma: Carocci.
I programmi sono gli stessi per studenti frequentanti e non frequentanti.
Metodi didattici
Il corso predilige un approccio centrato sulla partecipazione e la co-produzione del sapere, prevedendo l’uso e l’integrazione di diversi metodi didattici: lezioni frontali; lezioni dialettiche e interattive basate su momenti di discussione; lezioni laboratoriali legate alla pratica performativa e teatrale; visione di documentari legati alle tematiche in questione e dibattito; incontri seminariali con esperti, membri di associazioni o soggetti di interesse per le tematiche del corso.
Modalità verifica apprendimento
L’esame si sostiene tramite un colloquio orale, in cui le studentesse e gli studenti potranno dimostrare di aver acquisito i principali concetti e teorie della disciplina, di sapere analizzare e argomentare le prospettive e i risultati delle ricerche a scelta, di avere maturato la capacità di ragionare criticamente sui temi studiati. Saranno oggetto d’esame i testi in programma e i materiali presentati durante il corso (slides, documentari, ecc.).
La valutazione della prova d’esame avviene secondo i seguenti indicatori: conoscenza e comprensione dei contenuti del programma; capacità critiche di analisi, di rielaborazione dei contenuti e di argomentazione delle tematiche studiate; capacità di applicare concetti e teorie della disciplina alle ricerche analizzate e alla propria esperienza; capacità di esporre in modo chiaro e con un linguaggio adeguato.
Il voto si conferisce secondo la modalità seguente:
– l’insufficienza è determinata dalla mancanza di una conoscenza dei contenuti minimi dell’insegnamento, nonché dall’assenza delle altre capacità esplicitate dagli indicatori di valutazione;
– i voti 18-22/30 corrispondono a una preparazione appena sufficiente/sufficiente;
– i voti 23-26/30 corrispondono a una preparazione più che sufficiente;
– i voti 27-29/30 corrispondono a una preparazione buona/molto buona;
– i voti 30/30 e 30/30 e lode corrispondono rispettivamente a una preparazione ottima ed eccellente.
Altre informazioni
Tutti i materiali del corso, compresi i saggi in pdf (sia quelli obbligatori che quelli a scelta) e la lista dei saggi a scelta, si trovano sulla Piattaforma Elly.
Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Obiettivo 4: Istruzione di qualità; Obiettivo 10: Ridurre le disuguaglianze