Obiettivi formativi
Al termine del corso ci si attende che lo studente sia in grado di:
• conoscere il processo progettuale dall’impostazione dei bisogni alla loro prima traduzione formale in Architettura (dalla prefigurazione a schizzo alla rappresentazione finale) con particolare riferimento al concetto di Tipo (vedi campo Contenuti);
• analizzare e comprendere il rapporto tra idea e forma architettonica e tra forma e funzione in particolare nel contesto italiano (1° descrittore di Dublino);
• applicare le competenze
acquisite nell’ambito del progetto di architettura in riferimento ai Contenuti (2° descrittore di Dublino);
• acquisire una necessaria ed indispensabile autonomia di giudizio critico (o autocritico) sul progetto di architettura declinato rispetto ai temi specifici descritti nei Contenuti (3° descrittore di Dublino);
• acquisire una prima capacità comunicativa nell’ambito del progetto di architettura in particolare rispetto alle indicazioni descritte nei Contenuti (4°, 5° descrittore di Dublino).
Contenuti dell'insegnamento
Il progetto di architettura è la sintesi delle diverse conoscenze applicate e agisce mediante la traduzione delle necessità (funzionali, sociali, storiche, ma anche strutturali, linguistiche, poetiche, estetiche) in Architettura. Il Laboratorio è il luogo in cui si dispiega dialetticamente la relazione tra studente-docente e studente-studente, e racchiude la sintesi di tutte le conoscenze già acquisite o in corso di acquisizione.
Il Laboratorio di Progettazione architettonica I + Workshop è composto da un corso di Progettazione I – Architettura dell’abitare (60 ore – 6 CFU), dal corso di Composizione I – Tipologia edilizia e morfologia urbana (60 ore – 6 CFU) e da un workshop intensivo.
La prevalenza teorica e pratica del laboratorio si concentra sul concetto di Tipo quale componente fondamentale della fenomenologia architettonica e urbana, indagando il rapporto tipologia architettonica e morfologia urbana nonché il superamento e l’attualizzazione del modello tipologico rispetto alla trasformazione della città contemporanea. Sono temi chiave l’evoluzione del concetto di tipo e il rapporto forma-funzione nell’interpretazione distributiva.
Oltre all’applicazione compositivo-progettuale, una breve serie di lezioni introduce alla questione teorica del tipo attraverso l’esperienza costruita nella storia della città; è opportuna anche l’analisi di un caso campione per esemplificare una metodologia di lettura strutturale della forma architettonica; ricognizione del luogo; analisi della sua formazione storica; quadro funzionale e di fattibilità; interpretazione progettuale distributiva, esigenze d’uso e caratteristiche degli spazi, tra edificio e città; rapporto pianta-sezione-prospetto; controllo plastico – tridimensionalizzazione.
Una prima acquisizione del lavoro manuale attraverso la tecnica di elaborazione dello schizzo e la didascalizzazione critica (tecnica degli appunti), pratica fotografica della ricognizione, conoscenza e ordinamento dei materiali cartografici e di rappresentazione progettuale, rudimenti di uso del CAD, uso dei libri e delle fonti in genere; realizzazione maquette di analisi spaziale e plastica, principi di tecnica costruttiva.
Per l'a.a. 2024/2025, Il tema di progetto che caratterizzerà l’esperienza formativa degli studenti del laboratorio riguarda la forma dello spazio che si rapporta al fenomeno teatrale nella sua dualità complementare: architettonica e urbana. Non si tratta quindi di progettare una specifica tipologia teatrale in senso tradizionale, come riscontrabile di epoca in epoca dall’età classica greco romana sino ai teatri sperimentali delle avanguardie del ‘900, ma uno spazio che pur costruito e di rilevanza plastica, risulti al tempo stesso semanticamente e funzionalmente aperto, capace cioè di sollecitare nuove o rinnovate forme di espressione teatrale capaci di interagire con un sistema ampio di culture e con la dimensione pubblica e collettiva della città. In questa definizione risultano protagonisti sia lo spazio teatrale conformatosi attraverso una ben precisa struttura architettonica, sia gli spazi del luogo della città che la accoglie e con la quale si attiva un rapporto urbano significativo in termini di espansione di senso e di potenzialità di relazione dello spazio teatrale.
Programma esteso
Il programma specifico del corso nonché il contesto di applicazione sarà pubblicato sulla pagina Moodle Elly del Laboratorio.
Bibliografia
Bibliografia obbligatoria
- Marco Biraghi, Questa è architettura. Il progetto come filosofia della prassi, Einaudi, Torino 2021
- Carlos Martí Arís, La cèntina e l’arco. Pensiero, teoria, progetto in architettura, a cura di S. Pierini, Marinotti, Milano, 2007
- Carlos Martí Arís, Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura, a cura di M. De Benedetti, CittàStudi, Milano, 2012
- T. Brighenti - A. Calderoni - C. Gandolfi (a cura di), Viaggi, «Stoà», n° 6, Thymos Books, Napoli 2023
- F. Ballabio - A. Calderoni - C. Gandolfi (a cura di), Lessico, «Stoà», n° 8, Thymos Books, Napoli 2023
- A. Calderoni - C. Gandolfi - J. Leveratto, A. Nitti (a cura di), Modelli, «Stoà», n° 1, Thymos Books, Napoli 2021
- A. Calderoni - C. Gandolfi - J. Leveratto, A. Nitti (a cura di), Disegni, «Stoà», n° 2, Thymos Books, Napoli 2022
- Paulo Mendes da Rocha, La città per tutti, a cura di C. Gandolfi, Nottetempo, Milano 2021
- Adalberto Del Bo - Carlo Gandolfi (a cura di), Otto lezioni su Aldo Rossi, Festival Architettura Edizioni, Parma 2022
- Emanuele Fidone - Carlo Gandolfi (a cura di), Paulo Mendes da Rocha. Spazio Tettonico, LetteraVentidue, Siracusa, 2020
- Carlo Gandolfi, Matter of space. Città e architettura in Paulo Mendes da Rocha, Accademia University Press, Torino, 2018
- Fernando Távora, Dell’organizzazione dello spazio, a cura di C. Torricelli, Nottetempo, Milano 2021
Bibliografia facoltativa
- Robert Bresson, Note sul cinematografo, Marsilio, Venezia, 2008
- Le Corbusier, Verso un’architettura, a cura di P. L. Cerri e P. L. Nicolin, Longanesi, Milano, 2015
- Le Corbusier, Il viaggio d’Oriente, Faenza editrice, Faenza, 1974
- Giorgio Grassi, L’architettura come mestiere e altri scritti, Franco Angeli, Milano, 1985
- Giorgio Grassi, Scritti scelti 1965-1999, Franco Angeli, Milano, 2000
- Jacques Gubler, Motion, émotions. Architettura, movimento, percezione, a cura di C. Gandolfi, pres. di M. Botta, postfazione di C. Gandolfi, Marinotti, Milano, 2014
- Rafael Moneo, La solitudine degli edifici e altri scritti, a cura di D. Vitale e A. Casiraghi, vol. I e II, Allemandi, Torino, 1999 e 2004
- Antonio Monestiroli, La metopa e il Triglifo, Laterza, Roma-Bari, 2002
- Pierluigi Nervi, Scienza o arte del costruire?, introduzione di A. Rossi, CittàStudi, Milano, 1997
- George Perec, Specie di spazi, Bollati Boringhieri, Torino, 1989
- Heinrich Tessenow, Osservazioni elementari sul costruire, a cura di G. Grassi, Franco Angeli, Milano, 1985
- Maurizio Vitta, Dell’Abitare. Corpi, spazi, oggetti, immagini. Einaudi, Torino, 2008
- Livio Vacchini, Capolavori. 12 architetture fondamentali di tutti i tempi, Allemandi, 2007
- Steen Eiler Rasmussen, Architettura come esperienza, Pendragon, Bologna, 2006
Metodi didattici
Le attività didattiche saranno condotte privilegiando modalità di apprendimento attivo alternate a lezioni, studio di casi e seminari di approfondimento. Durante lo studio di casi (in generale autori e/o progetti di architettura contemporanea) sarà privilegiato il confronto con lo studente, sui temi basici della progettazione architettonica, anche al fine di far emergere eventuali preconoscenze sui temi in oggetto da parte degli studenti.
Nel corso verranno invece attivati cicli di apprendimento esperienziale in cui gli studenti saranno tenuti ad applicare le conoscenze attraverso una riscrittura di un progetto di architettura.
Le slide utilizzate a supporto delle lezioni verranno caricate con cadenza mensile sulla piattaforma Elly. Per scaricare le slide è necessaria l’iscrizione al corso on line.
Modalità verifica apprendimento
Il corso, prevede la verifica dell’apprendimento attraverso la valutazione del progetto inteso come sintesi delle conoscenze e della capacità dello studente di applicarle. Eventuali altre esercitazioni e/o approfondimenti (Ex-Tempore/ricerca/studio di casi) saranno valutate nel corso dell’anno.
La prova finale orale è costituita da un colloquio individuale attraverso il quale si verificheranno la conoscenza e la capacità di comprensione critica dell’architettura costruita (1° descrittore di Dublino) in relazione al progetto. Nel colloquio saranno verificate anche le capacità comunicative e di apprendimento/ragionamento, la chiarezza dell’esposizione e l’utilizzo della terminologia specifica della disciplina (4°,
5° descrittore di Dublino). La capacità di applicazione delle conoscenze sarà verificata attraverso gli elaborati di progetto.
Durante la prova finale, nel caso di progettazione/esercitazione di gruppo, è necessario che ogni membro del gruppo padroneggi tutta l’esercitazione nella sua completezza nonché espliciti le parti che ha curato personalmente.
Altre informazioni
Il corso si avvarrà del supporto della piattaforma Moodle Elly sulla quale saranno caricati materiali utili al corso.