TIROCINIO III ANNO
cod. PC1004188

Anno accademico 2024/25
3° anno di corso - Secondo semestre
Docente responsabile dell'insegnamento
Cinzia MERLINI
insegnamento integrato
25 crediti
sede: PIACENZA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

TIROCINIO PROFESSIONALIZZANTE III ANNO
- Orientarsi nella realtà dello specifico contesto di tirocinio individuando le caratteristiche e le finalità della struttura/servizio ed individuare le funzioni delle figure che vi operano
- Sviluppare comportamenti ed atteggiamenti responsabili rispetto al contesto di apprendimento e al processo formativo
- Acquisire/rinforzare attitudini di ascolto e di apertura per stabilire una relazione efficace e professionale con i pazienti, la famiglia e le figure presenti nell'unità operativa/servizio
- Progettare, erogare e valutare l'assistenza alla persona mediante l'osservazione e l'esecuzione delle tecniche di base ed avanzate, rispettando la programmazione dei laboratori pre-clinici e i protocolli in uso presso la struttura.

LABORATORIO RELAZIONI INTERPROFESSIONALI
Lo studente deve essere in grado di acquisire le conoscenze e sviluppare le abilità relative alle procedure clinico-assistenziali previste nell'esperienza di tirocinio clinico del 3° anno di corso. deve, inoltre acquisire la capacità di operare all'interno di un'equipe multidisciplinare finalizzata a risolvere i problemi di salute del paziente attraverso l'applicazione e l'utilizzo del ragionamento clinico e del pensiero critico.
Lo studente deve conoscere i vari stili comunicativi e le tecniche assertive che permettono di gestire problematiche complesse o situazioni conflittuali che possono nascere nelle relazioni interpersonali.
Obiettivo del laboratorio è inoltre quello di riconoscere le situazioni di conflitto nel contesto lavorativo e di “leggere” il conflitto come opportunità di crescita personale e relazionale. Durante il laboratorio si impareranno a conoscere i diversi tipo di conflitto, prendere consapevolezza dei vissuti che caratterizzano il conflitto e si implementeranno abilità comunicative e relazionali efficaci.

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

TIROCINIO PROFESSIONALIZZANTE III ANNO
Collegamento tra l'apprendimento teorico e la prassi operativa. Conoscenze cognitive, affettive, relazionali, organizzative e valoriali che consentono di traslare i saperi nella pratica professionale ma anche di arricchire e consolidare il mondo delle idee con nuovi contenuti e riflettere su aspetti emozionali e valoriali.

LABORATORIO RELAZIONI INTERPROFESSIONALI
Legislazione emergenza territoriale
Sistema 118 Regione Emilia Romagna
BLS
Gestione del politraumatizzato
Approccio al paziente in terapia intensiva
Intubazione e ventilazione
Monitoraggio emodinamico invasivo
Gestione e mantenimento pervietà delle vie aeree

• I tre stili comunicativi: passivo, aggressivo e assertivo.
• Abilità non verbali.
• Abilità verbali (di conversazione e protettive).
• Esprimere sentimenti: -positivi (fare e ricevere complimenti) –negativi (fare e ricevere una critica)
• Autostima

Programma esteso

- La legislazione dell'emergenza territoriale; sistema 118 regione Emilia Romagna: mezzi e figure coinvolte, modalità di chiamata
- Concetti di emergenza/urgenza
- Corso BLS-D: teoria e pratica
- Intubazione endo-tracheale e relativa gestione del paziente portatore di protesi ventilatoria. Responsabilità infermieristica nella prevenzione e gestione delle complicanze
- Gestione del paziente portatore di tracheotomia e protesi ventilatoria. Responsabilità infermieristica nella prevenzione e gestione delle complicanze
- Tracheo-broncoaspirazione. Responsabilità infermieristica nella prevenzione e gestione delle complicanze
- Ventilazione meccanica invasiva e non invasiva. Responsabilità infermieristica relativa alla gestione del paziente ventilato artificialmente. Prevenzione e gestione delle complicanze
- Incannulamento arterioso, monitoraggio cruento della pressione. Gestione del catetere e prevenzione delle complicanze
- Il monitoraggio emodinamico
- Le infezioni ICA
- Gestione delle vie aeree
- Pianificazione assistenziale del paziente politraumatizzato
- L'assistenza infermieristica in regime libero professionale
- L'assistenza infermieristica in carcere e la medicina penitenziaria
- Incontro di preparazione alla simulazione presso l'ASCO (Area Simulazione Clinico Organizzativa)
- Laboratorio ecografia
- Incontri finalizzati alla pianificazione assistenziale e al ragionamento clinico su casi studio.
• I tre stili comunicativi: passivo, aggressivo e assertivo.
• Abilità non verbali (contatto oculare, mimica facciale, gestualità, postura, distanza e orientamento, tono e volume della voce, contatto corporeo,timing...)
• Abilità verbali di conversazione: domande aperte e chiuse, libera informazione, autoapertura; ablilità verbali protettive: annebbiamento, disco rotto, inchiesta negativa, asserzione negativa, disarmo dell'aggressività discriminazione selettiva, compromesso realizzabile.
• Esprimere sentimenti: -positivi (fare e ricevere complimenti) –negativi (fare e ricevere una critica)
• Autostima (definizione e tecniche per aumentarla)
Il termine “conflitto” viene spesso considerato nella sua accezione negativa, come area relazionale da evitare. Un atteggiamento evitante e non assertivo, la mancata comprensione dei significati profondi, lo scatenamento incontrollato del potenziale distruttivo, il carico insopportabile delle sofferenze psico-fisiche sono solo alcune delle conseguenze del conflitto non riconosciuto o non gestito. Il conflitto è parte naturale, strutturale e, per certi aspetti, vitale delle nostre interazioni sociali: chiunque e a qualunque livello nelle organizzazioni sanitarie può essere coinvolto in un conflitto. Quando il conflitto è riconosciuto, compreso e, con metodo, adeguatamente indirizzato e gestito, può diventare un fattore di crescita, conoscenza, comprensione e sviluppo a livello sia delle persone sia delle organizzazioni. La complessità dell’area conflitti in sanità e non solo rende necessario un approccio sistemico con interventi formativi specifici che coinvolgano i sanitari, i manager e le professionalità amministrative, e con interventi organizzativi strutturati e spazi di riflessione congiunta. Il corso offre una panoramica introduttiva al tema della gestione dei conflitti in sanità e presenta alcuni modelli pratici potenzialmente applicabili nel quotidiano.
 Inquadramento generale del conflitto nelle organizzazioni e nei sistemi
 Principali tipologie e cause dei conflitti in ambito sanitario e non:
 Conflitti intra-professionali e interprofessionali
 Conflitti intra-dipartimentali, interdipartimentali e interaziendali
 Conflitti interpersonali
 Conflitti intrapersonali
 Conflitto intragruppo e intergruppo
 Storia e analisi del conflitto
 Metodi di risoluzione del conflitto
 Esercitazioni in piccoli gruppi e simulazioni

Bibliografia

- Pamela Lynn, Manuale di tecniche e procedure infermieristiche di Taylor, PICCIN ed.
- Lynda Juall Carpenito Moyet, Diagnosi infermieristiche, CEA ed.
- Training di competenza sociale. Doc. Nr. 5681 - versione 1 del 14/10/2015 a cura di Tiziana Bolis.
- Manuale gestione gruppi di competenza sociale. AUSL di Ferrara, U.O. C.S.M. in collaborazione con Università di Ferrara.
- Mi vado bene? Autostima e assertività. Michele Giannantonio.
- Migliora la tua autostima. I segreti per stare bene con sé e con gli altri. Maria Cristina Strocchi.
- La gestione dei conflitti in ambito sanitario. A. Valdambrini. Pensiero Scientifico Editore.
- Mediare i conflitti in sanità L’approccio dell’Emilia-Romagna

Metodi didattici

Apprendimento sul campo, pianificazione assistenziale casi clinici, Lezioni frontali con l'utilizzo di supporti audiovisivi, simulazioni in aula, role playng

Modalità verifica apprendimento

Valutazione formativa intermedia e valutazione certificativa finale, Esame scritto attraverso quiz a risposta multipla, esame orale ed esame clinico oggettivo strutturato (OSCE)

Altre informazioni

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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

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