Il corso in breve
Il presente Corso di Laurea (CdL) ha carattere professionalizzante, e deriva dalla trasformazione del precedente CdL avente denominazione "Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro" realizzato secondo il DM 509/99. Ha durata triennale ed accesso programmato, come da disposizioni ministeriali.
L'offerta formativa e stata adeguata alla formazione prevista dal quadro culturale e professionale, nonche alla realtà lavorativa in costante evoluzione in materia di prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro. Lo scopo e quello di assicurare agli studenti, oltre a pertinenti contenuti scientifici, anche l'acquisizione di specifiche competenze professionali utili al loro inserimento nel mondo del lavoro, aprendo la possibilita di effettuare Tirocini sia in strutture pubbliche che in strutture private, inserendo nella sua Offerta Formativa i contenuti del MODULO C, ai sensi degli accordi Stato-Regioni (DLgs 81/08) che consente ai laureati di acquisire la relativa attestazione abilitante al ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP).
Oggi il Tecnico della Prevenzione e un professionista laureato che, pur mantenendo ancora anche queste funzioni ispettive e di vigilanza, si occupa soprattutto di valutazione dei rischi per la salute che possano derivare dall'ambiente e dai luoghi di lavoro in relazione alle attività in essi svolte, propone le soluzioni per la loro eliminazione o contenimento, si occupa di formazione e promozione della salute in ambiti sia pubblici che privati. Infatti esercita la sua professione sia in Enti e strutture pubbliche che in contesti privati. Nel primo caso opera principalmente nei DSP delle AUSL, nell'ARPAE, nei Servizi di Prevenzione e Protezione di Enti Pubblici e recentemente nella Polizia di Stato, dove e destinato ad essere impiegato in ruoli tecnico- logistico amministrativi. In ambito privato può svolgere attività come dipendente all'interno dei Servizi di Prevenzione e Protezione aziendali (DLgs.81) anche nel ruolo di RSPP, in aziende alimentari in rapporto alla sicurezza degli alimenti, nella gestione della qualità in rapporto all'applicazione delle norme ISO. Le stesse attività possono inoltre essere erogate come libero professionista con modalità di consulenza esterna.
Visto l'ampio spettro di competenze richiesto a questa figura professionale, la multidisciplinarietà e la principale caratteristica che contraddistingue questo CdL che vede coinvolti docenti di settori scientifico-disciplinari molto diversificati (discipline bio-mediche, ingegneristiche, giuridico-legali, veterinarie e di sicurezza alimentare, socio-psicologiche..) oltre che professionisti di AUSL, ARPAE, e consulenti privati ai quali e affidata soprattutto la didattica integrativa e professionalizzante.
La lingua inglese e stata inserita fin dal primo anno di corso per fornire precocemente ai discenti gli strumenti della metodologia della ricerca. Nell'Ordinamento Didattico sono stati introdotti 15 CFU del settore scientifico-disciplinare del profilo professionale di riferimento MED/50 - Scienze Tecniche Mediche Applicate. Le attività di Tirocinio Professionalizzante si articola in 60 CFU (SSD del profilo professionale di riferimento MED/50 - Scienze Tecniche Mediche Applicate) oltre ad un progetto di tirocinio incentrato sullo svolgimento di esperienze caratterizzanti riconducibili agli specifici ambiti professionali del profilo e propedeutiche all'acquisizione di competenze distintive relative alle funzioni del profilo stesso: Pareri e Consulenza, Vigilanza e Controllo, Indagine, Informazione, Interventi Formativi, Educazione, gestione e Ricerca.
L'ampio e complesso spettro di ambiti che il profilo professionale abbraccia comporta la necessita di istituzionalizzare una rete di relazioni attraverso vincoli/convenzioni di natura giuridica ed amministrativa a garanzia di una formazione completa e il più possibile integrata tra le varie tematiche.
La consultazione con i Direttori dei DSP di AVEN e il Direttore di ARPAE ed i loro referenti per la formazione, ha evidenziato la necessita di una formazione professionalizzante aderente alle trasformazioni organizzative e culturali della Sanita Pubblica ed alle linee di indirizzo dei Piani per la Prevenzione, al fine di avere professionisti sanitari efficacemente spendibili nelle materie di competenza.
Le AUSL di Parma, Reggio Emilia, Modena e Piacenza, attraverso un gruppo di lavoro promosso dai Direttori dei DSP di Area Vasta (AVEN), sono state coinvolte nel percorso di definizione del nuovo ordinamento e continuano a collaborare attivamente con il Corso di Laurea nella valutazione e nell'aggiornamento dei fabbisogni formativi e nel monitoraggio degli sbocchi professionali, nell'individuazione delle competenze richieste ai nuovi professionisti della salute declinando il profilo professionale (previsto dal D.M. 58/97) alla luce delle trasformazioni organizzative e culturali all'interno della Sanita Pubblica. Poichè le connessioni ed i rapporti con il territorio risultano di fondamentale importanza, affinchè i laureati abbiano una formazione universitaria coerente con le competenze richieste dal settore pubblico e privato, si e provveduto ad ampliare continuamente l'elenco di Strutture pubbliche e private in convenzione con l'Università. I Tecnici della Prevenzione che operano nei DSP delle AUSL e in ARPAE costituiscono l'interfaccia di gran parte del sistema prevenzionistico in materia di tutela della salute dei lavoratori, igiene pubblica, tutela degli alimenti, tutela dell'ambiente e della salute della popolazione; e pertanto un interesse primario delle strutture la cui missione e declinata agli ambiti della prevenzione e della salute pubblica, la garanzia dei requisiti fondamentali necessari ad allineare il CdL al profilo professionale ed alle più attuali esigenze di core competence.