Obiettivi formativi
Al termine del corso ci si attende che lo studente sia in grado di (in linea con gli indicatori di Dublino):
1. Comprendere i problemi dell'etica contemporanea e apprezzare alcune delle soluzioni filosofiche più prominenti.
2. Applicare i concetti acquisiti dagli autori esaminati ad altre aree della riflessione etica.
3. Sviluppare una capacità critica per gli argomenti e le tesi dell'etica contemporanea.
4. Presentare in maniera efficace e argomentata le posizioni filosofiche sviluppate nel contesto del corso. Acquisire dimestichezza con gli aspetti basilari della discussione filosofica in lingua inglese.
5. Leggere e comprendere autonomamente testi filosofici complessi dedicati alla riflessione sull’etica.
Prerequisiti
Si presuppongono una conoscenza di base delle tematiche e dei metodi della filosofia morale e una buona conoscenza della lingua Inglese.
Contenuti dell'insegnamento
Il corso si prefigge di offrire un’introduzione alla metaetica contemporanea, sia nella tradizione analitica che in quella fenomenologica. La metaetica è la branca della filosofia morale che studia lo statuto del nostro discorso e pensiero morale. Le nostre affermazioni morali possono essere valutate riguardo alla loro verità, cioè, sono vere o false? Oppure esse esprimono soltanto le nostre preferenze individuali e culturali? È possibile che quando acquisiamo nuove credenze morali conosciamo qualcosa di come è fatto il mondo? È possibile che qualcuno si sbagli riguardo alle proprie credenze morali indipendentemente da quanto egli o le persone che lo circondano siano emotivamente coinvolti in queste credenze? L’esser-sbagliato e l’esser-giusto sono proprietà morali speciali di azioni e stati di cose oppure sono metafisicamente identiche a proprietà naturali non-morali? Qual è il modo migliore di descrivere le nostre esperienze morali e i valori/disvalori che esse intendono? La metaetica nella tradizione analitica offre almeno due ampie famiglie di risposte a queste domande: l’anti-realismo e il realismo. Nel primo modulo del corso esploreremo le diverse opzioni disponibili agli anti-realisti e ai realisti, avvalendoci di testi classici e contemporanei, dai Principia Ethica di G.E. Moore (1903) fino al presente. Nel secondo modulo ci rivolgeremo alla tradizione fenomenologica, in particolare nell’opera di Franz Brentano e Edmund Husserl, per vedere come le loro riflessioni sul valore, l’esperienza emotiva e il giudizio morale contribuiscono al dibattito contemporaneo.
Programma esteso
(MODULO I)
Cominceremo con una lettura attenta del famoso argomento della domanda aperta di G.E. Moore nei Principia Ethica (1903), che sta all’origine della metaetica contemporanea. Considereremo poi le reazioni anti-realiste all’argomento di Moore, in particolare l’espressivismo di Ayer, il prescrittivismo di Hare e la teoria dell’errore di Mackie. Il gruppo successivo di letture comprenderà testi fondamentali dei cosiddetti realisti di Cornell (Railton, Boyd e Brink) degli anni 80, i quali si adoperarono per riabilitare il realismo morale. Successivamente ci concentreremo su varianti più recenti dell’anti-realismo, in particolare, il cosiddetto quasi-realismo di Blackburn e Gibbard, il finzionalismo di Joyce e le sfide poste dal problema della sopravvenienza. Concluderemo questo modulo con uno sguardo alle varianti contemporanee del realismo non-naturalista, in particolare i lavori di Shafer-Landau, Enoch e Cuneo, e anche la ripresa della percezione morale in Audi, il quale propone una concezione cognitivista della moralità che accetta la sopravvenienza.
(MODULO II)
La seconda parte del corso sarà interamente dedicata alla tradizione fenomenologica, in particolare, nell’opera di Franz Brentano e Edmund Husserl. Discuteremo la tesi brentaniana secondo cui vi sono risposte emotive corrette e scorrette alle situazioni, per poi rivolgerci alla concezione husserliana di un’assiologia e prasseologia formali come discipline parallele alla logica formale nella sfera valutativa-volitiva. Particolare attenzione sarà dedicata alla dottrina brentaniano-husserliana dell’analogia tra i vari ambiti della ragione, così come alla concezione husserliana più tarda secondo cui l’etica è distinta dall’assiologia.
Bibliografia
E. Lecaldano/P. Donatelli (eds.), Etica analitica. Analisi, teorie, applicazioni (LED Edizioni
Universitarie: Milano 1996), cap. 1, 3 & 4
G.E. Moore, Principia Ethica (Bompiani: Milano 2023), cap. 1 & 2
T. McPherson/D. Plunkett (eds.), The Routledge Handbook of Metaethics (Routledge:
London/New York 2018), cap. 1-4, 10, 15
T. Cuneo/R. Shafer-Landau (eds.), Ethical Theory: An Anthology (Wiley/Blackwell: Malden
MA 2013), cap. 2, 3, 8, 9
A. Bergqvist/R. Cowan (eds.), Evaluative Perception (Oxford University Press: Oxford
2018), cap. 1, 5
R. Audi, Percezione morale. La lingua del dibattito filosofico contemporaneo (Mimesis:
Milano 2017)
F. Brentano, L’origine della conoscenza del bene e del male (PdF)
E. Husserl, Lineamenti di etica formale (Le Lettere: Firenze 2002)
E. Husserl, Introduzione all’etica (Laterza: Bari 2019)
A. Staiti, Etica naturalistica e fenomenologia (Il Mulino: Bologna 2020)
GLI STUDENTI NON-FREQUENTANTI POSSONO INTEGRARE LO STUDIO CON LA LETTURA DEL SEGUENTE VOLUME:
G. Mancuso, La metaetica: Un'Introduzione (Roma: Carocci 2024)
Metodi didattici
Lezione frontale, discussione seminariale, discussione con esperti internazionali invitati.
Modalità verifica apprendimento
Un paper di ricerca su un tema da stabilirsi con il docente. Alternativamente, lo studente potrà richiedere un esame orale da sostenere in lingua inglese o italiana, previa consegna di una breve discussione critica scritta in lingua inglese (tesina) di uno dei testi affrontati a lezione.
Valutazioni:
30 e lode: eccellente, conoscenze solide, eccellenti capacità espressive, completa comprensione di concetti e argomenti
30: molto buono, conoscenze complete e adeguate, capacità di espressione corretta e bene articolata,
27-29: buono, conoscenza soddisfacente, capacità di espressione essenzialmente corretta
24-26: conoscenza abbastanza buona, ma non completa e non sempre corretta
21-23: conoscenza generalmente buona ma superficiale. Espressione spesso non appropriata
18-21: sufficiente
Meno di 18: insufficiente.
Altre informazioni
L'argomento del paper di ricerca dev'essere concordato personalmente con il docente con adeguato anticipo prima dell'appello d'esame per consentirne la stesura e la correzione linguistica.
Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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