Obiettivi formativi
Il corso, chiarite alcune questioni epistemologiche della disciplina, quali il problema della sua denominazione e del suo ambito di competenza, si ripromette di fornire allo studente adeguata conoscenza dell'odierna (e, sommariamente, della trascorsa) realtà editoriale per l'infanzia, dei suoi caratteri e tendenze e della relativa problematica psico-pedagogica e didattica, con particolare attenzione ai vari generi narrativi (a cominciare da favola e fiaba), agli albi figurati, ai giornalini per la prima età e ai cartoon. E contemporaneamente di suggerire allo studente corretti percorsi educativi e didattici per avvicinare il bambino/ragazzo alla pagina scritta; di fornirgli adeguati strumenti critici per la scelta e la valutazione di libri per l'infanzia e di altri prodotti di intrattenimento a linguaggio non (o non esclusivamente) alfabetico, richiamando la sua attenzione sulle molte criticità (attinenti grafica, linguaggio, contenuti, illustrazioni...) presenti in albi e libri rivolti alla prima età, acuendo sensibilità di ordine umano, sociale, pedagogico, psicologico e didattico. L'analisi si appunterà anche, in forma di rivisitazione pedagogica, su alcuni classici della letteratura per la gioventù.
Al termine del corso lo studente dovrà avere una conoscenza non superficiale di albi, giornalini e cartoon più idonei per il perseguimento di obiettivi di tipo educativo-formativo, informativo e ricreativo; essere in grado di procedere alla motivata scelta e valutazione di un albo o libro per l'infanzia; possedere le necessarie competenze per intraprendere corretti itinerari di avvicinamento del bambino al libro. Al tempo stesso dovrà conoscere gli strumenti anche bibliografici essenziali per opportuni approfondimenti e per il costante aggiornamento sulle tematiche affrontate.
Prerequisiti
Non sono richiesti particolari prerequisiti. Auspicabile una buona preparazione culturale di base e pregresse conoscenze di ordine pedagogico e psicologico.
Contenuti dell'insegnamento
Si affronteranno preliminarmente il problema della denominazione della disciplina e altre questioni epistemologiche, e si giustificheranno le ragioni della imprescindibilità di un approccio psico-pedagogico e didattico – e perciò professionalizzante – al libro per l'infanzia (e oltre), allorché l'insegnamento si rivolge a futuri educatori. Si puntualizzeranno i requisiti del libro per ragazzi – e specialmente quello per la cosiddetta età prescolastica – sotto l'aspetto grafico, linguistico, contenutistico e iconografico, si dimostrerà la profonda incidenza delle letture sulla personalità e si individueranno i doveri deontologici dello scrittore e del bibliotecario, per poi soffermarsi sui vari generi narrativi e in particolare sulla fiaba, genere intramontabile, cogliendone anche motivi di criticità e di riserva sia nelle sue versioni originali, sia nelle odierne riscritture. L'analisi critica si estenderà anche ad altri testi non esclusivamente verbali-alfabetici, quali il fumetto e il cartoon.
In merito all'odierna produzione editoriale per l'età evolutiva, si individueranno caratteri e tendenze prevalenti e, al suo interno si valuteranno alcuni indirizzi di scrittura emergenti o da tempo emersi, quali i libri di impegno interculturale, ecologico, i libri horror, quelli incentrati sulla disabilità, i libri che trattano temi delicati, come quelli dell'omogenitorialità.
Si sottoporranno anche ad accurata rivisitazione pedagogica alcuni classici della letteratura per l'infanzia, cogliendone i motivi di attualità e quelli di
obsolescenza.
Contestualmente, si indicheranno corretti itinerari di familiarizzazione col libro e di iniziazione-motivazione alla lettura, anche nei suoi aspetti strumentali. In tale ambito si tratterà di racconto orale in presenza o "faccia a faccia", di lettura "per procura" o vicariale, di narrazione audiovisiva e di metodi e tecniche del raccontare.
Programma esteso
L'odierna editoria per l'età evolutiva: realtà, problemi e prospettive. Il trionfo del fantasy e i fenomeni dell'ibridazione e della crossmedialità. Libro e rivoluzione informatica. Questioni epistemologiche della disciplina, comprensive del problema della sua corretta denominazione e del suo ambito di competenza. Gli effetti delle letture sulla personalità e le ragioni dell'approccio psico-pedagogico. Il problema della comprensione e delle paure di fonte narrativa e iconografica. Analisi di alcuni albi, libri, cartoon oggetto di intensa fruizione infantile. Criteri di scelta e di valutazione del libro per l'infanzia, la fanciullezza e l'adolescenza: contenuti, linguaggio, grafica, apparato iconografico, "messaggi" trasmessi. Critica pedagogica dei vari generi narrativi, in particolare della fiaba classica e moderna, e dei cartoon più frequentemente trasmessi dal piccolo schermo. Rivisitazione pedagogica di alcuni classici: le novelle di Andersen, Alice nel paese delle meraviglie, Pinocchio e Cuore, l'avventura pura salgariana e l'avventuroso scientifico verniano. Riviste e repertori bibliografici di letteratura giovanile.
Bibliografia
A. Nobile, Letteratura giovanile, La Scuola, Brescia, 2014 (eccetto capitoli 1 e 2).
A. Nobile, Nuova pedagogia della letteratura giovanile, Scholé, Brescia, 2023.
Testo facoltativo: tre contributi, a scelta dello studente, tra quelli presenti nel volume a cura di A. Mazzini e A. Nobile, Quale letteratura per l'infanzia? Morfologia di una disciplina in trasformazione, Marcianum Press, Venezia 2024.
Metodi didattici
La materia verrà declinata in chiave psico-pedagogica e didattica e quindi professionalizzante per futuri educatori
Gli obiettivi del corso saranno conseguiti attraverso lezioni frontali, momenti seminariali, relazioni orali e scritte di gruppo (facoltative) seguite da discussione comune; resoconti e vaglio di ricordi di lettura e di eventuali esperienze professionali; risoluzione di casi critici di ordine pedagogico, psicologico e didattico, reali o simulati, concernenti il rapporto dell'infanzia con il libro e il cartoon. Nei limiti del possibile, si privilegerà il coinvolgimento attivo degli studenti.
Costituirà momento centrale l'analisi critica di albi figurati, di giornalini, di fumetti e di cartoon, col supporto tecnico della proiezione di immagini.
Modalità verifica apprendimento
Il processo di apprendimento degli studenti sarà monitorato in itinere, nel corso delle attività frontali, e attraverso colloqui individuali anche a distanza, quando richiesti dagli interessati, per consentire eventualmente al docente di rivedere contenuti proposti, modalità espositive e linguaggio utilizzato.
L'accertamento finale (valutazione sommativa), in sede di appello ufficiale (prova scritta della durata di h. 2,30), consisterà in 10 domande a risposta aperta, relative alle tematiche trattate (e sintetizzate nei testi di riferimento), miranti ad accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Accanto all'acquisita attitudine all'autonoma riflessione e rielaborazione critica di quanto appreso, costituiranno ulteriore oggetto di valutazione il rigore argomentativo, la correttezza espositiva, la proprietà di linguaggio e la padronanza della specifica terminologia scientifica della disciplina. Il voto sarà espresso in trentesimi, con scala 0/30.
Il superamento dell'esame non è da porre in stretta relazione col numero delle risposte, ma con la loro qualità e pertinenza rispetto alla domanda formulata. Nell'insieme, si richiede allo studente il raggiungimento degli obiettivi prefissati e, più in generale, un adeguato possesso di conoscenze e competenze essenziali per la futura attività professionale nell'ambito di interesse della disciplina.
La pubblicazione degli esiti avverrà entro due settimane dalla prova. La verbalizzazione del voto la settimana successiva, scaduti i termini per l'accettazione.
Eventuali studenti che dovessero incontrare difficoltà nel superamento dell'esame potranno ricevere supporto dal docente rivolgendosi a lui via mail o chiedendo un appuntamento on line sulla piattaforma Teams.
Altre informazioni
- - -
Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Istruzione di qualità, parità di genere, ridurre le diseguaglianze