COMUNICAZIONE DEL CIBO
cod. 1008467

Anno accademico 2024/25
2° anno di corso - Primo semestre
Docente
Dorothea BURATO
Settore scientifico disciplinare
Cinema, fotografia e televisione (L-ART/06)
Ambito
Attività formative affini o integrative
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
48 ore
di attività frontali
6 crediti
sede:
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi


Il corso intende offrire allo studente una conoscenza delle forme e modalità di comunicazione del cibo attraverso i media, con particolare riferimento al cinema, alla televisione e ai media digitali. Lo studente svilupperà capacità di raccolta e interpretazione dei dati utili a determinare giudizi autonomi nell’ambito della comunicazione del cibo; sarà in grado di rapportarsi in modo autonomo ai contenuti audiovisivi e mediali contestualizzandoli all’interno del quadro socio-culturale e storico di riferimento.

Prerequisiti


Non sono richieste conoscenze preliminari, non vi sono prerequisiti specifici differenti da quelli richiesti per l’accesso al corso di laurea.

Contenuti dell'insegnamento


Il corso sarà articolato in tre parti. La prima parte sarà dedicata al rapporto tra il cinema e la storia del cibo, della cucina e delle culture gastronomiche, con particolare attenzione ai modi con cui il ‘cucinare’ e il ‘mangiare’ sono entrati a far parte delle rappresentazioni e degli immaginari cinematografici. Si ripercorreranno le tappe significative di questo rapporto, concentrandosi su alcuni momenti rilevanti del panorama italiano e di quello internazionale.

La seconda parte sarà dedicata alle modalità di comunicazione del cibo in televisione, con un focus sul contesto statunitense e su quello italiano. L’obiettivo è quello di analizzare non solo la produzione televisiva di programmi legati al cibo (declinati in diversi format), ma anche l’impatto delle culture del cibo sulla nostra società e sulle nostre forme identitarie attraverso il piccolo schermo.


Il nucleo finale di lezioni sarà dedicato al panorama contemporaneo dei media digitali e, in particolare, dei social network. Analizzando differenti casi di studio e strategie comunicative proprie di questi mezzi (in cui il discorso sul cibo è sempre più pervasivo e capillare) si fornirà un quadro articolato del rapporto tra i social network, società e culture cibo.

Programma esteso

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Bibliografia


S. Giani, "Cinema à la carte. Percorsi tra film, storia e cibo", Gremese International, 2015.
N. Gallio, M. Martina, "Lo spettacolo del cibo. I cooking show nella televisione italiana", ArchetipoLibri, 2014.
L. Stagi, "Food porn. L'ossessione del cibo in TV e nei social media", Egea, 2016

Metodi didattici


L’insegnamento prevede lezioni frontali con il supporto di slide PowerPoint, visione e analisi di film e programmi tv. Le lezioni saranno strutturate con l'obiettivo di stimolare gli studenti al confronto e al dibattito sugli argomenti affrontati in aula.

Modalità verifica apprendimento


L’esame consiste in una prova scritta. Non sono previste prove orali.

La prova scritta sui testi d’esame sarà composta da 12 domande chiuse con scelta multipla (1 punto ciascuna) e da 3 domande aperte (fino a 6 punti ciascuna). La prova scritta avrà una durata massima di 90 minuti.

Il voto finale è attribuito in trentesimi. L’esame si intende superato quando il voto è maggiore o uguale a 18.
18-21: valutazione sufficiente
22-24: valutazione discreta
25-27: valutazione buona
28-30: valutazione ottima o eccellente (eventuale attribuzione della lode).

Si intende insufficiente una prova in cui lo studente si rapporta in modo approssimativo agli argomenti (dimostrando di non conoscere i contenuti minimi del corso), non ne ricostruisce i contesti, si esprime con un linguaggio non adeguato; sarà valutata sufficiente (18-21) la prova in cui lo studente mostra un livello di preparazione accettabile, utilizza un’esposizione corretta ma semplice, con un linguaggio adeguato anche se limitato nell’uso di termini specifici; si intende discreta (22-24) la prova in cui lo studente costruisce con poche imprecisioni l’argomentazione con riferimento ai concetti, ai temi e ai contesti culturali, attraverso un linguaggio corretto e l’uso della terminologia specifica; si intende buona (25-27) la prova in cui lo studente argomenta in modo dettagliato le risposte, con un linguaggio accurato e specifico, mostrando di orientarsi in modo trasversale negli argomenti affrontati durante il corso; sarà valutata ottima (28-30) la prova in cui lo studente discute in modo sistematico e approfondito gli argomenti affrontati, dimostrando padronanza nell’impiego del lessico specialistico e nell’applicazione di un liguaggio adeguato.

Altre informazioni

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