Calcolo della media e criteri per la determinazione del voto di laurea
Art. 9 e 10 del Regolamento didattico del Corso di Studio – link Regolamento_didattico_LMII_2022_definitivo_CdD_12_07_2022.pdf (unipr.it)
Art. 9 - Conseguimento della laurea magistrale
1. La votazione viene espressa in centodecimi. 2. L'esame si intende superato se la votazione è pari o superiore a 66/110. Per la concessione della lode è richiesta l'unanimità della commissione. 3. Il titolo di studio conseguito è "Laurea magistrale in ingegneria informatica (classe delle lauree magistrali in ingegneria Informatica (LM-32))". 4. Ai laureandi che nel corso degli studi abbiano prestato servizio come Rappresentanti degli Studenti negli Organismi di Ateneo viene conferita una menzione speciale, con annotazione della medesima nel Diploma Supplement.
Art. 10 – Criteri di riferimento per la determinazione del voto di laurea magistrale
1. Il voto di laurea magistrale è stabilito dalla somma del voto di ammissione e il voto attribuito alla tesi presentata dal laureando. 2. Il voto di ammissione si calcola in centodecimi come media pesata su tutti i voti conseguiti escludendo le votazioni degli esami in soprannumero. Viene arrotondato ad un intero per eccesso se il decimale è maggiore o uguale a 0,5, per difetto se minore di 0,5. Al voto così calcolato si somma un punto (bonus) quando il laureando ho conseguito almeno 12 crediti in attività certificate presso università o istituzioni estere. 3. La commissione di laurea magistrale attribuisce un voto intero da 0 a 7 alla tesi presentata dal laureando. 4. Qualora il punteggio finale, somma del voto di ammissione col voto di tesi, superi o uguagli 110 la commissione assegna il voto di laurea 110/110 o “110/110 e lode”. L’eventuale 5 attribuzione della lode avviene per approvazione unanime della commissione. Se il punteggio finale (maggiore o uguale a 110) sommato al numero delle lodi che lo studente ha in carriera (escludendo eventuali lodi negli esami in soprannumero) risulta di almeno 114 il presidente propone alla commissione l’eventuale attribuzione della lode.